mercoledì 23 luglio 2014

La mia grossa, grassa...fantastica famiglia

Che bello, dopo un anno di lontananza dai propri cari, finalmente posso godermeli tutti.

Questo è quello che pensi in macchina, mentre stai per arrivare.
Ma, quando sei abituata a vivere da sola, dopo i saluti iniziali e le battute sulla tua forma (perduta o ritrovata) un po' ti senti in apnea e ti dici: "voglio la mia casa", poi bastano pochi minuti e ti senti come loro......cominci a pensare  lentamente a muoverti lentamente a vivere lentamente.
Sì perché questo moto lento è tipico del sud Italia e ti culla,      ti vizia e dopo un po', non puoi farne più a meno.


Allora ti fai viziare e lasci che gli altri ti vizino anche la figlia, anche lei ormai  nel vortice di quel moto lento, lento.
Anche lei ti chiede di mangiare "il tarallo", anche contro il tuo volere (perché è troppo calorico e pensi che non lo possa digerire).
Ti chiede di poter dormire con la nonna, va in campagna con le pantofole da camere, non mangia più alle 19:55.
Che cosa sta succedendo?
Che bello adattarsi.
Penso che un bambino che si adatti, che si modula in base alle situazioni, non solo è intelligente, ma sarà un adulto "camaleontico" ovvero capace di modularsi alle situazioni e non subirle, continuando a conservare la propria identità e migliorandola.
    


Allora:
  •  che bella questa famiglia che si occupa di tutti, sulla quale puoi contare e non preoccupati se pagarla ad ora o a prestazione.
  • Che bella questa famiglia che ha sempre una parola di conforto, detta al momento giusto.
  • Che bella questa famiglia che ha sempre un posto a tavola per tutti.
  • Che bella questa famiglia che semplice mente è.                 
           Ma la cosa più bella è;
                        poter ripartire quando si vuole portandoli sempre nel cuore per non sentirsi mai soli.
 

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