Pensavo di essere immune al conflitto genitori /figli.
Sì, pensavo che con una bimba di 4 anni, fosse presto.
Certo ci sono stai momenti di tensione, ma è sempre bastato poco e le cose si sono rimodulate.
Invece no! E'successo anche a me.
Anch'io mi sono trasformata, metà mamma e metà mostro.
Sapevo di non essere perfetta, ma non così mostro.
Certo la trasformazione è avvenuta quando, per la millesima volta,C. ha iniziato a piangere perché non voleva mettersi la gonna, non voleva legarsi i capelli , ma avere un aspetto scimmiesco ed essere "coperta ", non vestita, anche quando bisognava andare semplicemente a scuola......
Mi sono vista sfuggire quell'autorevolezza costruita con sacrificio e, per un attimo ho ammirato mia madre quando, con un semplice gesto, "zoccolo o mestolo di legno", mi ipnotizzava.
Allora mi sono detta. BASTA! Non posso, non è giusto trasformarsi così facilmente.
Bisognava prendere un provvedimento.
Nella solitudine delle mamme, mi sono detta: "questa non è vita, questa è una guerra! Che Chiara combatte, con tutte le forze di una bimba di 4 anni e che io non posso perdere!"
Certo, le guerre sono fatte anche di tante piccole battaglie, alcune importanti e altre meno. Quindi....Ho deciso quale battaglia assolutamnte non perdere.
Mi sono chiesta quali sono le cose importanti per mia figlia e quali per me, dopo di che ho tirato le somme:
- praticità, pulizia e buon gusto lo sono per me.
- La praticità e comodità per Chiara.
I capelli, assolutamente, legati a scuola e a tavola, in cambio di capelli sciolti a casa e quando si esce per una passeggiata.
Vestitini e gonne, quando si va in un posto carino, in cambio di tute e scarpette da tennis a scuola, sempre.
Una buona negoziazione? Una chimera?
Certamente quando vedo Chiara che si toglie il codino sull'uscio di casa, non dico nulla e, lei in cambio, non controbbate quando le scelgo un capo di abbigliamento più carino.
In questo modo, credetemi, mi sto trasformando molto meno!
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