Molte mamme mi raccontano che ormai la favola, per i loro figli è diventata un appuntamento fisso, un libro da tenere nel lettino quando si dorme e sotto braccio quando si è a casa.
Certo che sentirselo dire fa un certo effetto.
Sicuramente quando ho scritto "Caterina" mi auguravo che, potesse piacere a tutti i bambini e, avrei voluto tutto quello che sta succedendo.
Anche se.....
Quando mi sono arrivate le copie del libro, un sentimento strano, mescolato tra paura ed ansia, l'ho provato.
Uscire dall'anonimato e ritrovarsi ad essere riconosciuta (ovviamente da poche persone) come quella del libro è veramente un grande salto.
Anche perché il ricordo delle mie giornate NO, a piangere pensando che la mia vita fosse finita, non è molto lontano.
Certo dopo questo "frullato di emozioni", sono felice perché sto raggiungendo a piccoli passi, piccoli obiettivi.
Primo in assoluto:
- la divulgazione di una malattia rara che coinvolge circa 50 famiglie, giovani e meno giovani, che hanno il diritto di essere ascoltate, dalla RICERCA e da tutte le persone che hanno voglia di aprire i loro cuore.
- essere portatore di speranza, per tutte le mamme che come me vivono o hanno vissuto, un momento di sconforto,
- che tutti i bambini hanno bisogno di genitori sereni e uniti,
- dimostrare che la vita, dipende come la guardi, ti sorride sempre.
Adesso il mio prossimo obiettivo e portare Caterina dovunque.
Perché anche se è, semplicemente una favola, sono sicura che oggi c'è bisogno di favole semplici per far stare bene tanti cuori.
Ovviamente care mamme, Caterina ha tanti zii e zie, pertanto se c'è qualcuno che volesse contribuire al "VOLAAA CATERINA", sono disponibile ad un "affido condiviso".
Ho letto il libro... e l'ho regalato ai miei figli! Un grosso abbraccio ed in bocca al lupo x tutto!
RispondiEliminaGrazie grazie grazie
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