lunedì 29 giugno 2015

Gita di fine anno....




La scuola sta finendo ed è sempre più difficile svegliare C., anche quando è dovuta andare in gita e, la cucina era invasa  da un bel profumino di frittura.

Ovviamente, con una mamma  legata alle tradizioni culinarie napoletane , nello zainetto della merenda per la sua prima gita non poteva mancare; - la frittata di maccheroni -  piatto unico e ipocalorico.
In realtà non volevo, credetemi, avrei voluto darle un tost con un po' di prosciutto cotto , ma i bambini non mentono mai, e anche questa volta C. è stata coerente e incorruttibile.
Pensavo che vedendo le sue amiche con il panino avrebbe voluto (come fa sempre) imitarle, ma i piaceri della vita sono pochi e allora, ha scelto quello che più la gratificava, nel corpo e nella mente.
Brava C. , ti immagino tra 15 anni sdraiata con delle amiche  a prendere il sole , con un bel piatto di pasta e le altre con una carotina.
Brava C. , mai farsi condiziona re, soprattutto dalle cattive abitudini.
E IO COSA HO CAPITO DI TUTTA QUESTA STORIA?
Diciamo che la "frittata di maccheroni", è stato motivo di riflessione pedagogica.
Vederla così determinata nella scelta della pietanza mi ha fatto riflettere sul viaggio che ho intrapreso della genitorialità.
Per quanto possa essere concesso ad un genitore cerco, di  ascoltare le sue preferenze e predisposizioni, perché non voglio che le mie scelte possano influenzar la.
Mi rendo conto che  condiziona re i bambini è semplice e automatico, spesso C. sembra me in miniatura, nelle buone e nelle cattive abitudini e io non voglio che mi somiglia.
Perché farlo significa fare sue, anche  quelli che sono i miei difetti, come la diffidenza verso il cibo, la paura degli animali, ecc..
Invece lasciare che sia lei a scegliere, (certo l'arte della negozi azione è sempre di noi adulti) dandole  due  opzioni (opinabili ovviamente) valide, è un modo per abbassare i conflitti che nascono, tra mamma e figlia( e questo argomento merita un post), per poi costruire  un canale che sarà essenziale per un  una relazione  fatta   di complicità e ascolto.
Questo è quello che mi auguro e vi auguro.
Io cerco di mettercela tutta!!!!
BRAVI bimbi ,partiteeeeeeee, a piccoli passi , senza di noi.

2 commenti:

  1. Quando ho letto questo post mi è venuto da ridere, perchè anche la Mia piccola è andata in gita e tutte le mamme si erano organizzate con panine e pizzete e io speravo che anche lei scegliesse un bel panino veloce invece NO!! Mi ha chiesto la pasta con il pesto io da brava mamma la sera invece di rilassarmi sul divano mi sono messa a fare il pesto, la mattina sveglia presto per prepararle la sua tanto desiderata pasta...lha mangiata tutta!! Però poi mi sono guardata intorno e ho notato che gli altri bambini, molto sereni, hanno mangiato quello che i loro genitori avevano preparato senza troppe pretese e senza che i genitori interpellassero i propri figli su quello che desideravano....allora mi sono chiesta ma mia figlia è viziata altro che SCELTA senza farsi influenzare. Lei il panino non lo avrebbe mangiato...allora mi chiedo è davvero "DETERMINAZIONE"??? Tu che ne pensi???

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  2. Io penso che come prima cosa sia importante che il bambino, ancora così piccolo, impari/possa/voglia esprimere quelle che sono le sue preferenze, le sue scelte. non deve, secondo me, passare inosservata la richiesta di altro (in questo caso cibo) rispetto al classico panino o pizzetta o schiacciata.
    Per me si va in gita, si fa il pic nic e si mangia il panino, per me è un classico a meno che voi (e di conseguenza le vostre bimbe) non siano abituate diversamente!

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